Da Facebook al giro del mondo fallito, ma senza rimpianti

L’avventura dello skipper ventenne finisce in Martinica, dove Francesco Farci incontra Arianna

L’avevamo lasciato quando stava girando il mondo grazie ad un post pubblicato su Facebook. Un anno più tardi il velista si è dovuto “accontentare” di visitare la Martinica accanto ad un’amica speciale. E a molti imprevisti. Francesco Farci a soli 21 anni, è già uno skipper dalle molte esperienze. Dopo aver toccato Capo Verde, Las Palmas, Martinica e Galapagos, Francesco Farci ha avuto problemi con l’equipaggio, ed ha dovuto abbandonare il progetto iniziale ( Gira il mondo grazie a facebook, velista ventenne realizza il sogno (boardonbnb.com ) . Il giro del mondo a vela è ovviamente rimasto tra i suoi sogni futuri, ma anche quest’anno non gli sono mancate altre esperienze da mettere nel cassetto dei ricordi. Dal rientro a Sant’Antioco, al secondo posto del Campionato Italiano Mini650, la sua prima regata, fino all’incontro con Arianna, la nuova compagna di viaggio. E l’inizio di un lavoro da skipper.

Il post su facebook e il giro del mondo

Aveva iniziato il giro del mondo a vela consapevole che sarebbe stata un’esperienza riservata a pochi fortunati coetanei:”E quando mi ricapita ancora un’occasione del genere?” ci aveva confidato alla fine del 2019. Ma riavvolgendo il nastro dei ricordi, la sua esperienza per quanto affascinante, non è unica tra quelle che raccontano skipper ben più maturi di lui. L’avventura, era iniziata a Sanremo a settembre 2018, quando Francesco Farci sogna di trovare un imbarco gratis per una traversata. Insomma, pochi spiccioli, nessuna esperienza e senza conoscenze, ma tanta passione. “Ero a Genova. Ho letto un post di un signore di Sanremo che cercava qualcuno per fare una traversata Atlantica, tutto è iniziato da lì”.

Ormeggio in rada, Martinica (Piccole Antille, Francia)

Sono quelli i giorni in cui realizza che il suo sogno può diventare realtà, se solo riuscirà a vincere paure e preoccupazioni. Poche ore nella sua stessa incredulità per preparare le valigie, e per trovare le parole da usare nel salutare parenti e amici. Quando però la vela e il vento lo isolano con i suoi nuovi compagni di viaggio, la realtà sarà più difficile dei sogni.  Quei quindici giorni della traversata velica e la convivenza in piccoli spazi, creeranno un solco irrecuperabile per i problemi di convivenza. E non solo per le differenze d’età e d’esperienza della crew. Dell’equipaggio facevano parte Roberto e Nevio, “Ci sono mille modi giusti per andare per mare – dice oggi, a mente fredda, lo skipper di Sant’Antioco –  soprattutto a vela. Quando non si è della stessa opinione del comandante in mare si sta zitti, perché l’autorità non si mette in discussione. Ma una volta arrivati a terra magari gli attriti esplodono”. Così, arrivati in Martinica, quando i litigi nell’equipaggio diventano insanabili Roberto e Nevio prendono un aereo per il rientro a Roma e interrompono l’avventura. Per la verità, Roberto sarebbe dovuto arrivare alle Galapagos dove era atteso da alcuni amici, ma come racconta Francesco Farci nel suo blog (fiuaroundtheworld – La vela=droga (wordpress.com), decise comunque di rientrare. Si dirà che sono i prevedibili imprevisti dei lunghi viaggi in mare. Quando il tempo diventa molto lungo con equipaggio non è ben affiatato.  Isolato dal resto del gruppo, anche Francesco non era contento:” Io non mi stavo divertendo, non era il mio modo di navigare”, e decise quindi di non tornare.

L’arrivo in Martinica, Alessia e il Campionato Italiano Mini-650

Francesco e Alessia a bordo di un “Find a Crew”, Grenadine ( Piccole Antille, Francia)

Uno skipper anche se ventenne e con pochi soldi, non è certo il tipo di persona che si arrende facilmente. “Ero lì e non ci pensavo neanche a rientrare, così ho cercato un’altra barca per girare i caraibi”, ricorda. Il suo giro del mondo finisce li, ma non la passione per il viaggio. L’avventura è proseguita grazie ad un risorsa trovata online: “Find a Crew” (Find a Crew™, the World’s largest online Boat & Crew network.) e a Justin, un ragazzo americano conosciuto sul posto. Da qui in poi le cose si sono semplificate: “Insieme a noi è imbarcata anche Arianna una ragazza di Milano e, visto che Justin era una persona un po’ taciturna, ci siamo subito trovati come in famiglia. Due italiani all’ estero fanno subito comunella – dice Francesco Farci –  noi due siamo diventati praticamente fratello e sorella!”. Quando attraccano a Saint Vincent arriva l’invito a cena su un catamarano da persone che non conoscevano. Ecco, i Caraibi. Nei Caraibi può anche accadere che si stringano amicizie veloci, come quelle capaci di portare Francesco ed Arianna a bordo di quel catamarano in giro per le Grenadine. Quelle capaci di cambiare il percorso di una vita. Ai ragazzi, in breve, fu chiesta la disponibilità di aiutare i proprietari a pulire e condurre la barca. In cambio avrebbero passato quindici giorni tra alcune delle le isole al mondo senza spendere un centesimo. Nella storia di Francesco Farci c’è anche lo spazio per un lavoro da skipper per un amico del proprietario di quel catamarano. Quando l’estate scorsa, fu costretto al rientro in Italia per la pandemia, non è rimasto fermo. Ha provato l’esperienza della sua prima regata, nel Campionato Italiano Mini-650, dove è arrivato secondo. Ora sono tornato a Martinica e sono sul Flow, una barca in alluminio di amici tedeschi che ho conosciuto a Capo Verde. Tornerò con loro in Europa a metà maggio per poi iniziare a lavorare! Ho finalmente la possibilità di continuare a viaggiare in barca, ma questa volta pagato”!

Caraibi 2020 Video Youtube:

Caraibi 2020 – YouTube

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Autore dell'articolo: Alex Sarti

Sono giornalista pubblicista da qualche anno, e amante del mare da sempre.