Ocean Cleanup è pronto a rimuovere la plastica (diretta streaming)

La traiettoria di lancio

Per Ocean Cleanup, il gran giorno è arrivato: si apre una nuova era verso la pulizia degli oceani. Comunque andrà il progetto sognato da Boyan Slat, in futuro non si potrà (e non si dovrà) prescindere da Ocean Cleanup; per i risultati che produrrà System 001 e per la necessità di risolvere il problema della plastica che soffoca i mari danneggiando l’intera catena alimentare. Insomma, ci sarà un prima Ocean Cleanup e un … dopo. Nei cinque anni in cui la visione dell’allora diciasettenne di Delft è diventata realtà, si sono fusi in unico obiettivo uomini e donne che hanno condiviso le speranze di migliaia di finanziatori verso un progetto di ricerca e sviluppo per un’impresa mai tentata, dalle dimensioni enormi. Secondo il “Time Magazine” che l’ha indicata come una delle migliori invenzioni del mondo (2015), non vi sono dubbi nel successo dell’idea. Ma è stato grazie ad una raccolta fondi, presto diventata virale, che sono stati finanziati tecnici e ricercatori per concludere il countdown proprio oggi a San Francisco, l’8 settembre 2018.

L’ultimo assemblaggio

E così alle 21 italiane l’attesa dell’associazione no-profit sarà finita ( diretta streaming https://www.theoceancleanup.com/system001/ ). Nelle sette settimane di test, 80 tecnici seguiranno i risultati di System 001 – Ocean Cleanup Array, una trentina saranno a bordo di una nave che seguirà il viaggio di 2000 km della barriera galleggiante. Prima sarà rimorchiata dal molo 41 sotto il Golden Gate, restando per qualche giorno sottocosta. Sarà la prima delle 60 barriere galleggianti previste entro il 2020 che saranno dislocate, in diverse aree, negli oceani del pianeta. Quella lanciata oggi ( nell’intervista a Boyan Slat su https://www.boardonbnb.com/intervista-a-boyan-slat-it/ l’inventore spiega come funziona) entro cinque anni dovrebbe dimezzare il Great Garbage Patch, l’isola di plastica grande quanto la penisola Iberica, e il 90% entro il 2040. Supportata da luci alimentate a pannelli solari e sensori che informano i tecnici su posizione e movimento, Ocean Cleanup da oggi apre una speranza.

Foto gentilmente concesse da Ocean Cleanup (https://www.theoceancleanup.com/)

© riproduzione vietata

Autore dell'articolo: Alex Sarti

Sono giornalista pubblicista da qualche anno, e amante del mare da sempre.