Londra, Tower Hotel. Giovanni Soldini ha attraccato da poche ore, la conquista del record sulla mitica Route Tea, la rotta Hong Kong – Londra è realtà, è già nella storia della vela. Dopo 36 giorni, 2 ore, 37 minuti e 2 secondi dalla partenza, il passaggio del Maserati Multi70 sotto il Queen Elizabeth II che attraversa il Tamigi, ha sancito il nuovo primato. Ormai era chiaro ben prima delle 13h20’26” UTC che il precedente record di Lionel Lemonchois, aveva le ore contate. Se nel 2008 il maxi catamarano di 100 piedi Gitana 13 aveva impiegato 41 giorni, Soldini lo ha migliorato di quasi una settimana (5 giorni e 19 ore). Ha percorso le 15.083 miglia a una velocità media di 17,4 nodi (https://www.boardonbnb.com/soldini-e-partito-record/). L’imbarcazione capitanata dallo skipper italiano, infatti, ha accumulato un inesorabile vantaggio miglio dopo miglio, incurante degli imprevisti come la perdita di un timone, le mareggiate, il freddo e i capricci del vento. La strategia (e le rotte) scelte dell’equipaggio internazionale composto da Alex Pella, Guido Broggi, Sébastien Audigane e Oliver Herrera hanno portato alla nuova impresa del velista: ”Siamo super felici, ma anche stanchi. Le ultime 48 ore sono state molto toste. Nella Manica di bolina abbiamo trovato tanto vento, tanto mare e un freddo tremendo”. Un viaggio impegnativo anche fisicamente, ammette Soldini:” La parte più difficile è stata l’ultima, con condizioni meteo più favorevoli in Atlantico avremmo potuto guadagnare altri tre o quattro giorni, ma va bene così. Anzi non poteva andare meglio, tecnicamente la barca è stata perfetta”. Trentasei anni dopo la prima traversata dell’Atlantico dell’allora sedicenne Giovanni Soldini, oggi lo skipper aggiunge al suo già ricco palmares il successo in una nuova avventura, ma non dimentica il gruppo che l’ha supportato:” dall’ultimo cantiere, abbiamo fatto 19.000 miglia ed è tutto a posto, sicuramente grazie al lavoro di preparazione di Guido e del team. Un ottimo equipaggio. Ora si attende solo la ratificazione da parte del World Sailing Speed Record Council, l’organismo che valida i record oceanici, e di conoscere quali saranno le nuove sfide che vorrà affrontare il velista italiano.
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Sono giornalista pubblicista da qualche anno, e amante del mare da sempre.
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